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Abilità narrative e suggestionabilità nei bambini e negli adolescenti

Vagni Monia

Giostra Valeria

Maiorano Tiziana


Le abilità narrative di un minore concorrono nel fornire un grado di idoneità a rendere testimonianza e possono rappresentare un fattore protettivo rispetto ai fattori di suggestionabilità sia immediata che differita. Infatti, come anche evidenziato da alcuni studi, buone competenze narrative autobiografiche tendono ad associarsi a bassi livelli di suggestionabilità, e ad un minor rischio di errori della memoria. Il Children Recalling Autobiographical Memory (CRAM, Vagni et al., 2022) è un test che rileva le abilità narrative autobiografiche di base nei bambini misurando gli elementi essenziali della struttura di un ricordo (Children Recalling Autobiographical Memory) sia rispetto alla Memoria Autobiografica Retrospettiva, che Prospettica. Lo strumento è stato costruito con l’obiettivo di creare un assesment valutativo standardizzato che consenta sia in ambito clinico, che forense di poter ottenere un indicatore delle capacità narrative autobiografiche, che in particolare in ambito testimoniale possono consentire di ottenere un profilo dell’abilità di rievocazione autobiografica.

Al fine di valutare se una buona capacità narrativa autobiografica è un fattore protettivo alla vulnerabilità suggestiva, abbiamo condotto uno studio nel quale sono state messe a confronto le abilità narrative autobiografiche, misurate attraverso il CRAM e le risposte verbali di resistenza alle domande suggestive, rilevate attraverso la somministrazione della Scala di Suggestionabilità di Gudjonsson (GSS2) dei minori valutati in ambito giudiziario in qualità di testimoni e presunte vittime di abuso con un gruppo di controllo pareggiato per età e genere. È stato inoltre valutato l’effetto predittivo delle abilità narrative autobiografiche sui livelli di suggestionabilità sia immediata che differita legata all’effetto delle misinformazioni.

I risultati dello studio rilevano come alte abilità narrative autobiografiche riducono il rischio di cedere alle domande suggestive e di inglobare nel ricordo originario informazioni post evento, e i primi dati di somministrazione indicano come l’utilizzo dello strumento CRAM in ambito peritale possa essere di aiuto al perito per rilevare la capacità narrativa autobiografica di un minore attraverso uno strumento standardizzato di rilevazione sia della memoria autobiografica restrospettiva che prospettica.

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