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Validazione italiana della Scala di Abuso Psicologico nella Violenza fra Partner Intimi (EAPA-P)

Clarissa Cricenti

Giulia Lausi

Benedetta Barchielli

Jessica Burrai

Anna Maria Giannini


Le forme di violenza psicologica ed emotiva rappresentano spesso un allarme e un importante fattore di rischio per altre forme di violenza nelle relazioni intime (Intimate Partner Violence - IPV). L’eterogeneità nella concettualizzazione e definizione della violenza psicologica rendono, tuttavia, complesso fornire una panoramica completa della sua prevalenza e degli effetti di quest’ultima sulle vittime. Inoltre, la variazione nella terminologia e nella definizione della violenza psicologica si riflette inevitabilmente sullo sviluppo di diversi strumenti psicometrici per valutarla. I due limiti principali di questi strumenti sono la considerazione della violenza psicologica come unità discreta e la valutazione autonoma di diverse dimensioni, ad esempio l’abuso verbale, la coercizione e il controllo da parte del partner. La letteratura scientifica sul tema mostra, tuttavia, come il costrutto della violenza psicologica sia multidimensionale e multifattoriale. Una scala che è riuscita a valutare i diversi aspetti insiti nel fenomeno è la Scala dell'Abuso Psicologico nella Violenza fra Partner Intimi (EAPA-P) che, basandosi sulla tassonomia sviluppata da Rodriguez-Carballeira e colleghi (2014), prevede la misurazione di diverse strategie di violenza psicologica, dalle più evidenti alle più sottili, distinte in due dimensioni: “dirette” e “indirette”. La scala è stata validata in una popolazione spagnola mostrando buone proprietà psicometriche.

Lo scopo del presente studio è stato quello di validare la versione italiana dell'EAPA-P in un gruppo di donne (N = 343), valutandone le caratteristiche psicometriche. Dall’analisi della versione tradotta della scala originale, è stata ottenuta una forma a 11 item dell'EAPA-P, la cui validità di convergenza e divergenza è stata valutata attraverso misure di disregolazione emotiva, colpa interpersonale, conflitto tra partner e sintomatologia depressiva, ansiosa e di stress, variabili spesso associate all’esperienza di violenza fra partner. Inoltre, sono state condotte differenze tra gruppi per identificare la capacità della versione italiana dell'EAPA-P di discriminare tra le donne che hanno riferito (N = 179) e quelle che non hanno riferito (N = 150) di aver subito violenza psicologica. I risultati hanno mostrato un'eccellente validità interna per la scala totale (α = 0.90) e per le due sottodimensioni (strategie dirette α = 0.88; strategie indirette α = 0.87), buone correlazioni e una buona capacità discriminatoria della scala. Questo studio fornisce uno strumento utile per comprendere la valutazione dell'abuso psicologico in un campione femminile e potrebbe essere utilizzato in modo più ampio in diverse ricerche, come ad esempio per indagare la relazione tra abuso psicologico ed effetti clinici e cognitivi sulle vittime, nonché per la valutazione della violenza psicologica in un’ottica preventiva.

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