Psicologia cognitiva per il diritto.Ricordare, pensare, decidere nell’esperienza forense
Psicologia & Giustizia
Anno XV, numero 2
Luglio – Dicembre 2014
Psicologia cognitiva per il diritto.
Ricordare, pensare, decidere nell’esperienza forense
Bona C. e Rumiati R.
Il Mulino editore, 2013
A partire dalle acquisizioni della psicologia sperimentale, delle scienze cognitive e delle neuroscienze sul funzionamento della mente, il manuale, pionieristico nel suo genere, offre a quanti operano in ambito giuridico gli strumenti utili a comprendere i meccanismi di ragionamento e decisione che entrano in gioco nel lavoro di avvocati e giudici.
Il manuale si pone l’obiettivo di sistematizzare il materiale prodotto in sede accademica relativo alla psicologia sperimentale, alle scienze cognitive e alle neuroscienze applicate all’ambito giuridico, analizzando il modo in cui si articolano i processi di pensiero quando si formula un giudizio.
È possibile che un teste, in perfetta buona fede, sia convinto di aver assistito a un fatto mai verificatosi? È possibile che una persona chiamata a un confronto “all’americana” riconosca, sempre in perfetta buona fede, l’autore di un fatto tra più persone, nessuna delle quali l’ha commesso? È possibile per un avvocato, con opportune strategie, generare falsi ricordi nel teste? Perché a volte si ravvisano nessi causali anche dove non ce ne sono? Perché siamo affascinati dalla prova scientifica, a volte fino al punto di non considerare altri dati che emergono dal processo? Perché la liquidazione del risarcimento dipende dall’esposizione a immagini cruente? La liquidazione del risarcimento dipende dalle emozioni provate dal giudice al momento del giudizio? Perché nelle transazioni a volte le parti optano per soluzioni per loro manifestatamente pregiudizievoli? Molti atti ritenuti colposi vengono commessi prima che si abbia coscienza di commetterli? Giudici di una certa severità se riuniti in collegio pronunciano decisioni più severe di quelle che pronuncerebbe presi singolarmente?
Sono solo alcune delle domande a cui il libro tenta di dare una risposta analizzando i processi cognitivi, la memoria, i processi di pensiero, il ragionamento deduttivo, le induzioni, il processo decisionale, il processo di scelta e le decisioni di gruppo e collegiali.
Il testo è destinato a studenti e professionisti. I primi potranno trovarvi la spiegazione di molti fenomeni con i quali si troveranno a fare i conti nel loro futuro professionale e gli strumenti concettuali utili per fronteggiarli. L’avvocato e il giudice troveranno conferma di molte variabili psicologiche di cui avranno già intuito l’operatività, sperimentandole quotidianamente, scopriranno qualche variabile che, in quanto del tutto contro intuitiva, potrebbero non aver colto, ma soprattutto potranno disporre di qualche strumento in più per dominare una realtà molto complessa.