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L’efficacia dell’approccio delle complicazioni nella valutazione della credibilità:

Uno studio con un campione italiano


Nicola Palenaa

Lucrezia Cavagnisa

Aldert Vrijb

Letizia Casoc


La ricerca sull'inganno ha dimostrato che l'analisi del contenuto verbale può essere un metodo efficace per distinguere tra verità e bugia e che tale metodo è più efficace dell’utilizzo del linguaggio non verbale. Tuttavia, la maggior parte dei segnali verbali studiati sono indici di veridicità, quindi più frequenti nei racconti di chi è onesto rispetto a chi non dice la verità. Al contrario, i segnali di inganno sono in gran parte assenti. Un recente approccio, che è stato nominato “approccio delle complicazioni”, mira a colmare questa lacuna della letteratura. Questo approccio include un indizio verbale di verità, le complicazioni presenti nel racconto, e due indizi di bugia: l’auto-giustificazione e l’utilizzo di dettagli basati sulla conoscenza comune. L’approccio delle complicazioni si è mostrato un efficace metodo per discriminare verità da bugia, ed è stato testato con diverse lingue, ma non con l’italiano. Il presente studio mira a colmare questa lacuna. Settantotto partecipanti sono stati assegnati ad una di tre condizioni sperimentali: onestà (i partecipanti fornivano solo informazioni vere), mezze bugie (i partecipanti fornivano un misto di informazioni vere e false) e bugia (i partecipanti fornivano solo informazioni false). I risultati hanno mostrato che le complicazioni potevano discriminare chi raccontava la verità da chi raccontava bugie, mentre i dettagli di auto-giustificazione e quelli basati sull’esperienza comune non differivano tra le tre condizioni di veridicità.

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